Vai ai contenuti

La Porta del Tempo degli Stregoni

Sciamanesimo Tolteco - Nagualismo
Dopo aver varcato la Porta del Tempo, gli Stregoni escono dal concetto di linearità temporale. Data infatti la sua limitata concezione del tempo, l’uomo ordinario ha una visione della storia estremamente ristretta e soprattutto condizionata.

Interi eoni sono persi nel tempo, inaccessibili all’uomo ordinario che basa la sua conoscenza esclusivamente su ciò che riesce a vedere con la sua limitata percezione, e ciò che riesce ad inquadrare nel sistema di credenze di cui è prigioniero.

L’ACCESSO ALLA PORTA DEL TEMPO

Il veggente però attraverso la porta del Tempo, va oltre la linearità e riesce a recarsi in frammenti temporali in cui può accedere ad informazioni e conoscenze sulle ere ormai inaccessibili.

Tuttavia non tutto ciò che riesce ad apprendere può essere messo in pratica. Infatti in seguito a movimenti planetari, la Terra spostandosi nel cosmo si allinea con energie diverse. Alcune delle quali risultano “ostili” ad alcune forme di vita organiche, uomo compreso. In poche parole queste energie esercitano una forte pressione nell’uomo e ne cristallizzano i corpi, rendendo di fatto più complessa la manipolazione energetica.

Questo è uno dei motivi per cui abbiamo perso gran parte delle nostre abilità psichiche, guaritrici ed energetiche e per accedervi nuovamente dobbiamo attuare numerosi sforzi in più rispetto ai nostri progenitori.

Questo è anche uno dei motivi per cui gli antichi veggenti ricorsero all’uso spropositato di piante di potere. Queste gli consentivano in breve tempo (ma ad un costo elevatissimo) di tornare ad avvicinarsi alle capacità degli antichi uomini.

L’altro motivo è ovviamente l’azione del Grande Arconte, che sfruttando una fessura energetica, dovuta proprio allo spostamento planetario, giunse qui da regioni cosmiche remote, stabilendo il suo dominio sulla razza umana.


Torna ai contenuti