Vai ai contenuti

LA RICAPITOLAZIONE TOLTECA

- NAGUALISMO – SCIAMANESIMO TOLTECO -

La Ricapitolazione Tolteca, assieme ad altre pratiche affini in altre tradizioni, è alla base del concetto di recupero della propria integrità energetica. Questo è un obiettivo che ogni Guerriero dovrebbe raggiungere ad ogni costo. L’essere umano ha la caratteristica di agganciare la propria attenzione in molte cose scarsamente rilevanti.

Questo avviene praticamente in ogni esperienza che viviamo. La conseguenza di tale atteggiamento è quella di lasciare parti di noi stessi ancorate a vicissitudini, luoghi o persone con cui abbiamo avuto un’interazione.
Il punto chiave del Nagualismo è quello di recuperare la propria integrità energetica, andando letteralmente a raccogliere e reintegrare le porzioni di energia che abbiamo lasciato indietro. Le implicazioni di tale manovra sono notevoli e il Guerriero recuperando la propria integrità ne trae un beneficio a diversi livelli.

In primo luogo, aumenta la quantità di energia disponibile, che permette al Guerriero potenzialmente di riuscire meglio nelle sue azioni (anche nel sognare).

Poi diventa fondamentale per liberarsi di tutti gli attaccamenti e del falso senso di identità che in condizioni ordinarie esercita una forte influenza (ed è causa di numerose limitazioni) sulla nostra esistenza.

Non esiste un unica tecnica per effettuare la Ricapitolazione Tolteca, sono state sviluppate molte varianti a seconda dei lignaggi che esplorarono questa possibilità. Alcune richiedono molto tempo, altre sono più semplici, altre ancora prevedono l'utilizzo di cristalli di quarzo e determinate posture. L'efficacia è la stessa se viene intrisa dell' Intento Inflessibile, e ogni praticante è chiamato a sperimentare e adottare la pratica che si allinea meglio al suo assetto energetico.
ricapitolazione tolteca

LA PRATICA DELLA RICAPITOLAZIONE TOLTECA

Gli antichi veggenti videro ai confini dell’universo una forza inconcepibile che divora ogni cosa, e contemporaneamente proietta consapevolezza. La chiamarono Aquila. E’ il predatore definitivo, che dona la consapevolezza e poi consuma l’esperienza di ogni essere vivente, al momento della morte.

Gli Sciamani capirono che l’uomo ordinario difficilmente riesce a separare la sua esperienza dalla consapevolezza e al momento della morte non riuscirà a sfuggire alla predazione dell’Aquila, che consumerà il suo corpo energetico, lo scomporrà in fasce di energia, che verranno poi rigettate nell’universo per compiere una nuova esperienza.

Questa scoperta fu di importanza chiave per i Guerrieri, che iniziarono a mettere a punto manovre tali da scindere la propria esperienza dalla consapevolezza, permettendo a quest’ultima di sfuggire alla predazione finale, per poter continuare ad esistere in una veste nuova. Il metodo più raffinato messo a punto dai Guerrieri come abbiamo detto è la Ricapitolazione.

Attraverso l’esecuzione di questa pratica, unita alla connessione con l’intento, il Guerriero non solo torna in possesso della sua integrità energetica, ma crea un “duplicato” della sua esperienza, che darà come tributo dovuto all’Infinito, scindendo la sua consapevolezza, che potrà quindi usufruire del dono dell’Aquila.
Torna ai contenuti