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I Nove Inframondi nel Nagualismo

Sciamanesimo Tolteco - Nagualismo
I Nove Inframondi nel Nagualismo stanno simboleggiare le sfide e le situazioni che dobbiamo superare per diventare liberi. E' un argomento che ritengo molto importante conoscere perchè rappresenta in modo molto preciso ed eloquente la maggior parte delle situazioni che sperimentiamo tutti i giorni sia a livello individuale, che collettivo.
Conoscere la tradizione non vuol dire essere attaccati ad un passato remoto, fatto di miti e leggende. Ci permette invece di avere una comprensione molto più grande della natura stessa degli insegnamenti di cui ci facciamo custodi.

Se avessimo conosciuto e compreso ad esempio i Nove Inframondi, e il modo in cui i Toltechi li hanno associati al nostro tempo, avremmo avuto una visione della realtà estremamente più ampia e lucida. E comprendere la realtà implica automaticamente il fatto che questa non esercita più tutto questo potere su di noi.

PRIMO INFRAMONDO

E' simboleggiato da due fiumi, che rappresentano lo stato di veglia e il Sogno, così come la vita e la morte, e da tre cani. Uno bianco, uno nero e uno vermiglio. Uno solo tra loro potrà aiutarci a guadare i fiumi. Il cane bianco si rifiuterà per paura di sporcarsi, il che sta a simboleggiare la nostra abitudine a restare nella zona di comfort.

Il cane nero non potrà aiutarci, perchè essendo appunto nero si mimetizzerà con l'oscurità e non riusciremo a seguirlo, che simboleggia il nostro smarrimento. Il cane vermiglio ci permetterà di seguirlo e vederlo anche nella totale oscurità.

SECONDO INFRAMONDO

E' rappresentato da due grandi montagne con un sentiero in mezzo. Ogni volta che il viaggiatore tenta di attraversare il sentiero le montagne si muovono e chiudono il passaggio, riportando il viaggiatore all'inizio del percorso. E questo succede ogni volta che si tenta di intraprendere quella strada.

Questo sta a simboleggiare gli schemi ricorrenti, i condizionamenti e i pattern ripetitivi che ci portano a ripetere incessantemente le stesse esperienze, senza comprenderle e quindi superarle. Come ogni inframondo anche questo va visto in chiave individuale, ad esempio il ripetersi di relazioni tossiche, comportamenti distruttivi, vizi ecc, sia in chiave collettiva. Nonostante guerre, esplosioni atomiche, crisi ambientali etc, ripetiamo costantemente come umanità gli stessi errori.

TERZO INFRAMONDO

Si presenta come una collina cosparsa di coltelli e lame di ossidiana. Ogni passo che compiamo ci causa una ferita, e nonostante tutto continuiamo a scalarla. Questa è la rappresentazione dell'attaccamento alla sofferenza.

Ogni volta che ci crogioliamo nell'autocommiserazione, che pensiamo di non essere meritevoli, che siamo qui per soffrire, ci troviamo in questo inframondo. Se fossimo davvero spietati con noi stessi ci renderemmo conto di quanto siamo attaccati alle cose che ci fanno soffrire, e che continuiamo a tenerci ben strette.

QUARTO INFRAMONDO

E' una landa desolata e congelata, percorsa da venti ghiacciati. Tutto in questo ambiente è congelato ed immobile. Come è facilmente intuibile questo inframondo simboleggia il rifiuto e la paura del cambiamento, che ci fa restare come congelati nella nostra situazione.

La Terra è in costante movimento ed evoluzione, così come il cosmo. Restare incagliati in questo inframondo è molto pericoloso, perchè ci fa diventare come dei corpi estranei e obsoleti. O ci si muove assieme al pianeta oppure non può esserci posto per noi.

QUINTO INFRAMONDO

E' una dimensione interiore in cui soffiano fortissime raffiche di vento. Sono i vecchi venti, le energie legate ai retaggi e agli antenati, che continuano a condizionare la nostra esistenza.

Questi venti stanno a rappresentare gli schemi ricorrenti e distruttivi che si verificano all'interno delle famiglie, così come i condizionamenti che abbiamo ereditato dai nostri predecessori, e che hanno creato una prigione ideologica in cui siamo rinchiusi.

SESTO INFRAMONDO

E' dove dimorano delle belve feroci che continuamente ci mangiano il cuore. In questo inframondo affrontiamo le nostre emozioni distruttive, che purtroppo nella maggior parte dei casi dominano incondizionatamente le vite delle persone.

Spendiamo un mare di preziosissima energia nell'alimentare continuamente queste bestie, che ci dimentichiamo di vivere davvero.

SETTIMO INFRAMONDO

Si presenta come un luogo oscuro in cui siamo costantemente perseguitati da frecce volanti che tentano di trafiggerci. Queste frecce sono i pensieri che proiettiamo nel mondo sia a livello individuale che collettivo, e che agiscono su di noi causando delle lacerazioni nel nostro uovo luminoso.

Nei tempi che stiamo vivendo, questo inframondo è dominante anche grazie alla tecnologia, che fa arrivare i nostri pensieri espressi come parole o scritti molto lontano, aggregando altre energie simili in termini qualitativi. Quindi vediamo tempeste di odio e rabbia espresse in pensieri e parole, che sono come frecce che ci danno la caccia.

OTTAVO INFRAMONDO

E' un luogo sconfinato e oscuro. Non ci è dato vedere nulla di ciò che ci circonda e siamo costretti a brancolare nel buio. Questa è la dimensione dello smarrimento in cui vaghiamo senza destinazione, senza scopo e senza direzione.

A livello collettivo questo è l'inframondo che ci porta a seguire ciecamente correnti e narrazioni, che ci dividono e ci frammentano, impedendoci di Vedere la reale natura delle cose e ad avere una vera panoramica della realtà. Se ci pensiamo, a livello ideologico, politico e sociale siamo nel pieno dell'influenza di questa dimensione.

NONO INFRAMONDO

E' un luogo in cui ci troviamo una volta risolti gli altri inframondi. E' descritto come un luogo di pace e silenzio. In questa dimensione ci possiamo rendere conto se davvero siamo in pace con noi stessi e con il resto del mondo.

A livello collettivo, questo inframondo si è palesato proprio durante il periodo di lockdown, dove dopo tanto tempo ci siamo trovati a restare soli e in introspezione. C'è chi ha saputo sfruttare questa occasione (che si è presentata come disagio) e fare un grande balzo avanti verso l'era del Sesto Sole e chi invece è stato ancora troppo condizionato dai precedenti inframondi per esserne consapevole.



Queste sono rappresentazioni simboliche e pittoresche, non sono da intendersi come dimensioni "reali", ma conoscerle e lavorarci su ci permette di raggiungere un livello di libertà di cui ignoriamo la potenzialità.

Gli antichi Toltechi per navigare all'interno di queste dimensioni interne si servivano del Sogno, o di Teczatlipoca, lo specchio nero di ossidiana, attraverso cui aprivano portali per recarsi in questi meandri della coscienza e rinnovare le loro energie.


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