Arte dell'Agguato e sistemi di credenze

La percezione della realtà riguarda il vedere il mondo per quello che è (per quanto possibile), piuttosto che per ciò che crediamo che sia. L’ostacolo più imponente che incontriamo in questo processo di “risveglio sensoriale” è rappresentato dai sistemi di credenze, personali e condivisi. Questi di fatto escludono dalla nostra idea di realtà tutto ciò che non è parte di essi.

Sui sistemi di credenze si poggia il senso di importanza personale, che limita l’uomo ad un organismo distinto dal resto dell’universo, come se fosse un corpo estraneo.

Di conseguenza, quando si inizia un percorso di consapevolezza, di qualsiasi genere, ci si trova d’avanti alla condizione in cui la realtà che percepiamo è a se stante, mentre noi siamo tutt’altro.

Questo crea una barriera percettiva, perchè non ci permette di considerare che l’essere umano ha un’incredibile capacità di creazione e proiezione di energia. Basti pensare che moltissime energie e “entità” che si incontrano durante le proiezioni astrali, sono forme pensiero create dagli esseri umani, che restano per un determinato periodo di tempo nel piano eterico.

Diventa perciò difficile percepire le differenze tra ciò che proiettiamo e ciò che esiste a prescindere. Lo stesso meccanismo lo ripetiamo poi nel sognare. Anche li cerchiamo a tutti i costi di portare le ristrettissime regole e forme della nostra realtà ordinaria, in luoghi in cui l’energia si manifesta in materie e leggi completamente diverse.

Per cercare quindi di recuperare la nostra naturale attitudine percettiva, bisogna per prima cosa lavorare duramente sull’allentamento dei nostri sistemi di credenze.

In questo l’arte dell’agguato è fondamentale. Per iniziare si può fare un esercizio tanto semplice quanto “fastidioso”: possiamo assumere, anche per brevi momenti, un’identità diversa dalla nostra abituale. Possiamo quindi diventare una persona che ha abitudini diverse, credo diverso dal nostro, idee politiche differenti etc….

Diventare un’altra persona però non vuol dire “immaginare” di esserlo. Significa immedesimarsi completamente in altri sistemi di credenze, per vedere poi come cambia la percezione della realtà.

Se questo esperimento viene fatto con libertà, è molto probabile che si inizino a notare degli aspetti che normalmente teniamo preclusi, quindi si inizia a vedere la realtà in un modo appena un po’ più ampio.

Chi viaggia molto e “vive” come le persone dei luoghi che va a visitare è sicuramente avvantaggiato, ma per fortuna la nostra mente è capace di creare e adattarsi indipendentemente dallo spazio e dal tempo.