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Nagualismo: La prigione invisibile della Luna

Sciamanesimo Tolteco - Nagualismo
Il Nagualismo tradizionale spesso sembra parlarci per metafore ed enigmi. Questo perchè in tempi più remoti si era più aperti alla percezione e alla simbologia, a differenza di questa epoca in cui perdiamo moltissima energia restando intrappolati nei labirinti del linguaggio e delle spiegazioni.

Gli Antichi Veggenti che per primi esplorarono i meandri delle dimensioni del Sogno si accorsero presto della reale natura della dimensione onirica dove finivano abitualmente, e di quanto si trattasse di una condizione limitante per la loro evoluzione. Chiamarono questa condizione la prigione invisibile della Luna.

La Luna è uno dei corpi celesti che danno energia al reame dei Sogni, e come ogni fonte di Potere è totalmente impersonale. Quindi essere indisciplinati, in questo caso incapaci di tendere l'Aggutato al Sogno, di fronte ad una corrente di energia così importante come quella creata dalla Luna ci mette nella condizione di subirne gli effetti invece che trarne vantaggio. Da qui è stato coniato il termine "prigione invisibile della Luna".

Con questo termine i Toltechi indicano il comportamento del Nahual (il nostro corpo sognante) non disciplinato, che resta intrappolato nel Mictlan a ripetere continuamente il nostro vissuto. L'aspetto più limitante di questa condizione è che non si ricordano i Sogni. Ci si sveglia come se non si fosse sognato nulla o con qualche fugace immagine ancora nella testa, e quindi non avremo la minima idea di cosa abbiamo creato nel reame onirico e che si sta per manifestare nel mondo della veglia.

La prigione invisibile della Luna quindi è l'instaurarsi di un circolo vizioso in cui  creiamo la nostra realtà basandola su ciò che abbiamo già vissuto e quindi ripetendo continuamente gli stessi schemi limitanti.

Nella prigione invisibile della Luna si creano le condizioni che ci fanno incontrare nella realtà di veglia persone dai comportamenti sempre uguali (pensate a chi ad esempio inizia relazioni con partner che ripetono sempre gli stessi comportamenti), o situazioni che conducono sempre agli stessi esiti e ci portano a dire cose come "è sempre così".

Quando succede l'uomo inconsapevole cade preda alla frustrazione e inizia a dare la colpa alla sciagura, alla società, ai suoi simili o a qualche forza avversa. Invece nella maggior parte dei casi si tratta solo di mancanza di disciplina nel Sognare.

Quindi la ragione per cui nello Sciamanesimo Tolteco si vede come un cardine l'Arte di Sognare, non è solo per un puro atto esplorativo verso dimensioni sempre più lontane, obiettivo dei lignaggi che mirano all'astratto, ma in primis per creare delle condizioni evolutive e manifestare nel Tonal la migliore versione di noi stessi, che si può tradurre come la condotta di una vita impeccabile.

Non si può puntare all'astratto se prima non si esce dalla prigione invisibile della Luna. Saremmo deboli, non coesi ed instabili, e soprattutto non avremmo la lucidità tale per riconoscere ciò che realmente abbiamo davanti.

Ometeotl, Antonio Genovesi.



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